Care amiche, cari amici,
se c’è una cosa che deve essere ben chiara a tutti è che solo l’indipendenza di Trieste dall’amministrazione italiana è la salvezza della città.
Questo è un concetto che va al di la di lingue, etnie, tradizioni, usi e costumi del territorio. L’indipendenza è la possibilità di rinascere, di costruire qualcosa di completamente nuovo e buono.
Ma a parte gli idealismi e le idee che gravitano attorno a Trieste, di cui potremmo parlare e dibattere per anni senza ottenere nulla, ci sono questioni forse più basse e pratiche, ma estremamente importanti.
Con l’indipendenza Trieste potrebbe raggiungere un ruolo importante dal punto di vista economico, politico e sociale su scala europea o addirittura mondiale.
Per prima cosa, il Territorio di Trieste non si troverebbe né sotto le leggi né sotto il controllo della nefasta Unione Europea controllata dalle banche. Cosa vorrebbe dire? Niente leggi truffa sui prodotti, niente quote su produzioni, esportazioni e importazioni, basta con la schiavitù dell’euro.
Il TLT sarebbe finalmente al di fuori della Nato, braccio armato degli Stati Uniti in Europa e nel Medio Oriente, causa di molti, troppi problemi geopolitici e sociali.
Le tasse, finalmente, non solo non finirebbero nelle casse di una capitale lontana quasi 1000 km e fagocitate dal suo apparato corrotto, ma resterebbero nel nostro territorio, potendo essere così reinvestite per infrastrutture, opere sociali e nei bisognosi.
Non solo, finalmente potremmo applicare le migliori leggi e le migliori idee per lo sviluppo che esistono in tutto il mondo sul nostro Territorio.
Questo vi sembra poco?
Credo proprio di no.
E sono solo le cose più immediate.
Il cammino verso il TLT non è un percorso di ore o di giorni: i tempi della diplomazia internazionale non si misurano così purtroppo. Una cosa però è certa: con un sindaco indipendentista tutto subirebbe una brusca accelerazione.
Chi non vuole, giudica impossibile o sbagliato il concetto dell’indipendenza di Trieste e del suo Territorio, è contro Trieste e i triestini.

Una curiosità…dal momento che Trieste è una città di pensionati che hanno un costo sociale molto superiore alle tasse riscosse dai redditi dei rimanenti cittadini, come pensi di pagare le pensioni senza i contributi statali di Roma?
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Caro Mario,
So che in Brasile questo problema deve essere pressante. Sul come pagare le pensioni, allo stato attuale delle cose, ho scritto qui.
https://marcofrank.net/2015/12/15/quanto-guadagna-roma-con-trieste/comment-page-1/#comment-27
Non é necessaria una laurea in economia e commercio per vedere come le pensioni sarebbero tranquillamente pagate.
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